Abbazia della Santissima Trinità a Venosa

Cosa visitare a Venosa: Abbazia della Santissima Trinità

La chiesa della Santissima Trinità, anticamente conosciuta come chìesa vecchia, fu la prima chiesa paleocristiana di Venosa. Visitando la chiesa con la guida turistica di Venosa, noterete la pavimentazione in mosaico nel deambulatorio absidale, in tutto il transetto e nella navata centrale. Le navate laterali erano pavimentate con mattoncini in cotto disposti a spina di pesce.      

La guida turistica di Venosa farà notare la soglia con i segni dei cardi e un frammento di pavimentazione esterno alla chiesa che lascia supporre l'esistenza di un nartece, luogo destinato ai catecumeni. Durante la dominazione Normanna, tra la fine del XI e gli inizi del XII sec. iniziarono i lavori di restauro della navata centrale e la realizzazione di un nuovo pavimento  più alto di 60, con motivi geometrici visibile all'interno della chiesa come la guida turistica di Venosa mostrerà. Oltre ai lavori di restauro promossi dal normanno Drogone e Roberto il Guiscardo, occorreva una rifondazione del monastero già esistente come si evince da una bolla papale di Nicolò II del 1059: monasterium sancte Trinitatis de veteri civitate Venusia labore extructum a Drogone comite, restaurari...La guida turistica di Venosa, farà notare l'affresco raffigurante papa Nicolò II che nel 1059 consacrò la chiesa della Santissima Trinità trasformandola da cattedrale in chiesa abbaziale ed assoggettata direttamente alla Santa Sede. 

Nel 1069 Roberto il Guiscardo, fece trasferire nell'abbazia benedettina venosina le spoglie dei fratelli deceduti: Drogone, Umfredo e Guglielmo Braccio di Ferro. La chiesa divenuta il sacrario degli Altavilla ospita i grandi sepolcri di Roberto il Guiscardo e della prima moglie Aberada. Nuovi interventi di restauro e modifiche avvennero dopo il passaggio dell'Abbazia dai Benedettini ai Cavalieri di Malta. In particolare sarà realizzato nel 1287 il portale interno attraverso il quale si accede alla chiesa e firmato,come confermerà la guida turistica di Venosa, dal magister Palmerius.

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